Barologirl è un pensiero orizzontale, una rivoluzione in senso fisico. Perché la rivoluzione non è l’assalto al cielo o a un palazzo: è un corpo celeste che ruota su sé stesso.
Questa piccola rivoluzione ho tentato, tento e tenterò di farla sempre.
Viaggio, per scoprire.
Respiro e do valore alla grande libertà di poter cambiare qualsiasi scelta fatta in vigna come in cantina, tenendo fede fino al millimetro alla storia del Barolo, alla storia della mia famiglia, senza però nessun timore reverenziale, nessuna paura del Nuovo.
Scoprire non è sapere.
Pensare di sapere fare il vino è un privilegio solo di chi non lo fa. Chi vuole fare vino deve metterlo nel conto. Non esistono dogmi.Solo chi erra, chi sa viaggiare attraverso le profondità dei suoli e delle radici, delle stagioni, dei venti e del clima potrà trovare la bussola.