Serradenari

E' nel nome il primo indizio per scoprire Serradenari.

Qui i contadini nel Medioevo fuggono la pestilenza, nascondendo i loro pochi denari nel punto più alto della Terra del Barolo, spazzato dai venti delle montagne: dal 1400 ecco perciò Sara' 'Dne.

E' l'altezza a spiegare molto di Serradenari e dei suoi vini.

Piemonte è l'altro nome che a Serradenari si svela meglio. L'occhio spazia su tutto ciò che è ai piedi dei monti, dalle Alpi marittime al Rosa e al Cervino. Ma attenti all'inganno: milioni di anni fa Serradenari fu solo il picco di una grande isola emersa dalle acque. La vetta delle Langhe e del Monferrato dalla quale avreste potuto contemplare un mare immenso, il Golfo Padano che si ritirò dopo milioni di anni.

Ecco perchè in un minuscolo fazzoletto di terra qui trovate un perfetto mosaico della geologia di Langa.

Solo cento metri di dislivello separano i rocciosi Conglomerati di La Morra della terra più alta, dalle marne di Sant Agata della più bassa, quasi una spiaggia ricolma di fossili dall' elegante e precisa geometria.

Più si scava più il territorio di Serradenari rivela mondi ed ere geologiche fra loro lontani, raccontati solo dai vini che ne sono protagonisti. E forse da un solo altro testimone: il misterioso tartufo che ne sa raccogliere a sua volta le mineralità profonde, all'ombra di un patrimonio arboreo, di una biodiversità e di un bosco storico che a Serradenari si estende per ettari, in una Langa dove purtroppo i boschi rischiano di essere solo un ricordo.